Finalmente in arrivo anche la limitazione della responsabilità per i Revisori Legali
Roma 04/04/2025
La norma riguarderà entrambe le figure: i Revisori Legali in forma singola e le società di revisione legale.
Con la pubblicazione del Disegno di Legge n.1426 siamo a ringraziare il Presidente della Commissione Bilancio del Senato Sen. Nicola Calandrini, l’On. Marta Schifone e l’On. Alessandro Palombi (nostro socio onorario), per l’impegno profuso a favore delle continue istanze dell’Unione Nazionale Revisori Legali organizzazione maggiormente rappresentativa della professione regolamentata dei Revisori Legali e dei loro tirocinanti firmataria del CCNL UNRL-CISAL terziario.
Estendiamo chiaramente i ringraziamenti a tutte le forze politiche, sindacali e professionali nonché agli iscritti ad UNRL e a tutti gli iscritti al registro omonimo dei Revisori Legali per esserci stati vicino in tutti questi anni nonché per i suggerimenti e stimoli che hanno voluto condividere con noi.
Siamo finalmente in attesa dell’approvazione definitiva da parte del Senato del Disegno di Legge che apporta delle modifiche all’art.15 del D. Lgs. n.39/2010 e s.m.i., in conformità alla raccomandazione della Commissione europea del 5 giugno 2008:
– circa la limitazione della responsabilità dei Revisori Legali
– circa la limitazione dell’azione di risarcimento a 5 anni dal termine dell’attività di revisione legale;
– nonché l’applicazione di tali limitazioni anche ai giudizi pendenti.
Una norma attesa da tempo dalla comunità professionale dei Revisori Legali che continuamente vedono incrementare:
– i costi di adesione annuali relativi al contributo di iscrizione al registro ben oltre il rapporto Revisori Legali iscritti in sez. A del registro omonimo rispetto ai Revisori Legali iscritti in sez. B;
– i costi di investimento nella formazione continua obbligatoria;
– i costi di investimento per l’informatica e per la sicurezza nonché per l’Antiriciclaggio e le frodi;
– i costi di investimento, delle prossime ispezioni MEF, per la qualità della revisione legale;
– i costi di investimento per le difficoltà di accesso a tutte le “attività non audit services” già disciplinate dall’art. 5 del Reg. UE n.537/2014 ma del tutto disapplicate nonostante necessarie per adempiere agli obblighi di indipendenza e trasparenza richiesti dall’ordinamento giuridico cogente.
Seppur ancora in attesa:
– di entrare in cassa di previdenza e mutua assistenza;
– della riduzione delle ore di formazione per gli incarichi relativi al C.C.I.I. da 200 a 40 analogamente alle altre professioni regolamentate;
– dell’applicazione completa e senza limitazioni relativa all’art.5 Reg. UE n.537/2014 circa le “attività non audit services” dei Revisori Legali necessarie per consentire l’obbligo generalizzato di indipendenza e di trasparenza che li caratterizza;
Invitiamo la classe politica a sottoscrivere il provvedimento per la sua imparzialità, innovazione e portata.
Ad maiora
Roma lì 04/04/2025